Il delirio della Fnsi: “Stato autoritario alle porte se la previdenza dei giornalisti non rimane autonoma”

Riceviamo dal Comitato “Diritto ex fissa” e volentieri pubblichiamo (il titolo è redazionale)

Care colleghe e colleghi, moltissimi sono rimasti sconcertati dalla recente conferenza stampa per strada sotto al Ministero del Lavoro tenuta da Inpgi e Fnsi. E parliamo anche di colleghi esperti di questioni sindacali, impegnati da decenni nei nostri organismi di categoria.

I punti clamorosi sono

1) La presidente Macelloni ha dichiarato che “assorbire l’Inpgi dentro l’Inps è la cancellazione della professione”. PERCHE’? La professione esiste a seconda di chi paga le pensioni? Se le paga lo Stato o un Ente privato con funzioni pubbliche il giornalismo diventa ininfluente? Diventerà ininfluente la presidente Inpgi, non certo i giornalisti.

2) Il presidente Fnsi Giulietti ha dichiarato: “senza l’autonomia garantita dall’Istituto di previdenza, senza misure contro querele bavaglio e precariato, l’Italia rischia di scivolare ancora più in basso nelle classifiche internazionali”. Su querele bavaglio e precariato ha assolutamente ragione, ma sul primo punto la domanda è quella di prima. PERCHE’? L’autonomia dei giornalisti dipende da chi paga le pensioni?

3) Sempre Giulietti è arrivato a definire “pericolosissima” la confluenza dei giornalisti nella previdenza pubblica, perché rischierebbe di “catapultare l’informazione del nostro Paese in una situazione analoga al modello imposto da Orban in Ungheria”.

Se fossimo il Governo, ci offenderemmo molto. In pratica si accusa la previdenza gestita dallo Stato di totalitarismo. Siamo matti? Non ci risulta che al momento al Governo abbiamo una dittatura.

Colleghi, queste frasi sono gravissime. E stupisce che il Governo non risponda a tono. Chiunque sia dotato di un minimo di buon senso si rende conto della loro totale falsità. E sospetta che dietro ci sia altro, ovvero la difesa di posizioni di potere.

Difesa legittima, per carità, ma che non può essere mascherata da libertà di stampa, difesa della democrazia (a rischio se le pensioni le paga l’Inps) e dell’autonomia della professione. Che poi i giornalisti siano così autonomi è una mezza balla: dipendono dai diktat dei direttori e degli editori, che in genere cavalcano gli interessi della loro parte politica di riferimento. Chiunque abbia vissuto in una redazione lo sa bene. Oggi – in passato sicuramente era diverso – gli unici veramente autonomi sono i cosiddetti “giornalisti indipendenti”, quelli che fanno inchieste in proprio, che nessuno pubblica perché troppo scomode e finiscono per tramutarle in libri a proprie spese. Costoro, naturalmente, fanno la fame proprio perché indipendenti. Oppure quelli che si fanno i loro blog e scrivono quello che gli pare, senza però guadagnarci un soldo.

Ma questa è un’altra storia. E, in base alle mail che riceviamo costantemente, sappiamo che alla maggioranza dei colleghi – quelli non sindacalizzati – interessa una cosa sola, quella essenziale: la garanzia delle pensioni presenti e future. E mettiamoci pure il pagamento DEL TUTTO MISCONOSCIUTO dell’ex fissa.

Ecco, il Sindacato si batta per il precariato, le querele bavaglio, la dignità economica dei free lance e tanto altro, visti gli enormi problemi che affliggono la nostra categoria. A cominciare dai prepensionamenti già approvati in Legge di Bilancio per il 2021 e 2022, quelli che impoveriranno ulteriormente l’Inpgi. Ma lasci stare l’assioma “previdenza pubblica = cancellazione della professione”. Si batta per il lavoro pagato decentemente, che dovrebbe essere la prima priorità di un sindacato.

E magari si dedichi anche a spiegare esattamente con cifre e dati VERI cosa succederebbe ai trattamenti pensionistici se si va sotto l’ombrello pubblico. Anziché fare terrorismo per meri interessi corporativi, studi, si informi e ci faccia sapere.

Un caro saluto
Il Comitato “Diritto ex fissa”

2 pensieri su “Il delirio della Fnsi: “Stato autoritario alle porte se la previdenza dei giornalisti non rimane autonoma”

  1. Purtroppo ora tutti mostrano il loro “vero volto” – quello del TOTALE ASSERVIMENTO ai padroni, che – come in tutti i settori e in tutti i paesi conoscono solo il loro profitto personale come base del loro agire. Purtroppo siamo precipitati nel baratro dove già si trovano da anni aziende come IILVA, Embraer ed altre da anni in lotta x la loro sopravvivenza.
    Noi in + ora dobbiamo renderci conto che la “Libera Stampa” e’ ormai un valore che ai nuovi “padroni” globali proprio non interessa. Sono ormai cosi’ potenti che mettono in riga perfino un presidente USA! Trump insegna.

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